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Con questo volume l'autore ricostruisce l'identità dei "residenti stranieri" a Fiesole dai primi anni del Novecento sino alla vigilia del II° conflitto mondiale e fa rivivere quella particolare, magica atmosfera nella quale si trovarono involontariamente immersi e che spesso li mise in contatto con la folta colonia d'intellettuali, composta dai più ben noti e studiati: Arnold Böcklin, W. O. J. Niuewenkamp, Charles Augustus Strong, Bernard Berenson e Adolf von Hildebrand. La particolare magica atmosfera fiesolana che caratterizzava la vita della cittadina sino alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale fece sì che Fiesole divenisse luogo di riferimento per l'alta società internazionale presente o di passaggio in Toscana e rende, così, comprensibile il ruolo socio-culturale che la cittadina ricopriva sin dal Seicento e che l'aveva fatta assurgere a oggetto di culto tra i grands tourists. Fiesole era ed è inoltre un luogo ricco di opere d'arte, di resti di gloriose civiltà antiche, di tradizioni letterarie e di paesaggi che hanno trovato nell'arte la loro consacrazione.